lunedì 14 luglio 2008

MINI e MINI Clubman John Cooper Works

Finisce l'era del kit, ma con 211 CV le performance restano al top.

Piccole, raffinate e potenti: sono le MINI John Cooper Works model year 2009, le prime JCW ad abbandonare ufficialmente il kit di trasformazione aftermarket e ad essere costruite interamente ad Oxford negli stabilimenti di BMW, che qualche mese fa ha acquisito il Marchio "John Cooper Works". Come già annunciato al Salone di Ginevra 2008, la "John Cooper" adesso si sdoppia con l'introduzione della variante Clubman, ma anche in questa versione la sua essenza rimane strettamente corsaiola con il motore derivato dalla versione racing MINI Challenge.

IL 1.6 PIU' POTENTE DELLA GAMMA
Il nuovo quattro cilindri a benzina da 1.598 cc, basato sul propulsore della MINI Cooper S, grazie ad albero motore alleggerito, pistoni rinforzati, valvole riempite al sodio, può sopportare la potenza di 211 CV a 6.000 giri e una coppia di 260 Nm (280 Nm con Overboost inserito). Tali prestazioni sono state raggiunte anche grazie all'adozione di una maggiore pressione (da 0,9 a 1,3 bar) del nuovo turbocompressore e di condotti di aspirazione e di scarico più liberi. Il cambio manuale a 6 velocità ha ora i rapporti ravvicinati. Con queste caratteristiche la nuova MINI John Cooper Works copre lo 0-100 km/h in appena 6,5 secondi, che salgono a 6,8 secondi nella versione Clubman che pesa 75 kg in più (1.280 kg). La velocità massima è per entrambe di 238 km/h, mentre i consumi nel ciclo combinato si mantengono su valori accettabili, con 6,9 lt/100 km e 7 lt/100 km rispettivamente. 165 gr/km e 167 gr/km sono invece i valori di CO2 emessi.

COMPONENTISTICA RACING
Tanta potenza in una vettura a trazione anteriore di peso e dimensioni così ridotte ha bisogno di componenti di primo livello per essere affidabile e godibile. I tecnici inglesi hanno pertanto introdotto un differenziale autobloccante di tipo elettronico che agisce sull'asse anteriore e si integra con gli altri dispositivi di assistenza attiva, come il controllo dinamico di stabilità e l'assistente alle partenze in salita. Le MINI John Cooper Works si avvalgono inoltre della nota funzione Sport: premendo l'apposito pulsante vicino alla leva del cambio, istantaneamente l'acceleratore lo sterzo divengono più reattivi. L'assetto è indubbiamente rigido, con una luce a terra ridotta a 130 mm: in alternativa è possibile osare ancora di più con un kit Sport costituito da ammortizzatori ulteriormente più rigidi e barre stabilizzatrici dell'asse anteriore e posteriore più robuste. Pneumatici runflat 205/45 su cerchi da 17 pollici (disponibili anche da 18 pollci) e freni a disco autoventilanti a pinze fisse in alluminio verniciate in rosso da 316 e 280 mm assicurano inoltre la giusta trazione e
potenza frenante.

EQUIPAGGIAMENTI: COMBINAZIONI INFINITE
All'interno il conducente viene avvolto nella tipica atmosfera MINI, arricchita di numerosi dettagli coerenti con lo spirito JCW come ad esempio il volante in pelle a tre razze, superfici degli interni Piano Black e un tachimetro con fondoscala a 260 km/h realizzato appositamente per queste due versioni speciali. Difficile parlare di equipaggiamenti di serie, perché le John Cooper Works possono essere dotate, oltre che di tutti gli accessori a richiesta del resto della gamma, anche della sterminata serie di optional firmati John Cooper. Ciò vale per l'abitacolo quanto per le dotazioni e le livree esterne, abbinabili a diversi accostamenti con il colore del tetto.

PREZZI
Prima dell'acquisto è dunque consigliabile armarsi di pazienza e catalogo, perché dai 29.620 euro, che è il prezzo base della MINI John Cooper Works, e dai 31.620 euro della Clubman, si può con facilità arrivare fino a 40.000 euro.

Fonte: http://www.omniauto.it

YEAH! Possibile prossimo acquisto...