lunedì 19 novembre 2007

Adiconsum: la TV in 4:3 danneggia gli LCD

Adiconsum ha deciso di prendersela con le emittenti televisive, quindi RAI, Mediaset e La7, per le trasmissioni in formato 4:3. Secondo l'associazione per i diritti dei consumatori questa modalità, alla lunga, potrebbe danneggiare i televisori LCD widescreen. Quindi dato che il mercato sta andando verso il formato 16:9 sarebbe bene che le reti rispondessero alle rinnovate esigenze dei consumatori – un po' come già annunciato dalla tedesca RTL.

La questione è piuttosto delicata: di fatto Adiconsum vorrebbe un emendamento all'attuale legge che obblighi le emittenti a trasmettere in 16:9 dal gennaio 2009. Il problema di fondo, però, è che la tesi sostenuta da Adiconsum è piuttosto controversa. Tutto pare essere nato dalla lettura di un manuale di un televisore Samsung. "Su un TV LCD, l'uso del formato 4:3 per un periodo prolungato può lasciare traccia dei bordi sulla parte sinistra, destra e centrale del video a causa delle differenti emissioni luminose dello schermo", sostiene di aver letto Adiconsum. "… questo tipo di danni non è coperto da garanzia".

Se da una parte è risaputo che sui televisori al Plasma le immagini fisse – quindi anche le bande nere – possono produrre un precoce deterioramento dei pixel e il cosiddetto effetto screen-burn, in ambito LCD il fenomeno della "persistenza" viene annullato semplicemente con lo spegnimento temporaneo del televisore.

Fonte: http://www.tomshw.it

A naso la storia che i pannelli LCD si possano danneggiare mi sembra una cazzata bella e buona, ma l'obiettivo che vogliono raggiungere sarebbe senza dubbio un grande traguardo per noi consumatori. La cosa bella è che da anni si vendono quasi esclusivamente TV 16:9 e le maggiori emittenti televisive si ostinano a trasmettere in 4:3, ma che assurdità è? È come dire che le nostre auto vanno a benzina da anni, ma i distributori hanno solo kerosene. Ma sarà normale? E per fortuna che il fantomatico "HD" è in 16:9...