martedì 26 giugno 2012

Sandia Cooler per raffreddare i PC alla grande senza ventola

I dissipatori ad aria sono inefficienti ed enormi. Sandia Cooler si presenta come il Santo Graal della dissipazione del calore per PC e non solo. Silenzioso, immune alla polvere e trenta volte più efficiente dei prodotti odierni.

Il rivoluzionario Sandia Cooler basato su tecnologia Air Bearing Heat Exchanger, realizzata dal ricercatore Jeff Koplow dei Sandia National Laboratories, compie nuovi passi verso il debutto sul mercato.
Silenzioso, immune alla polvere e trenta volte più efficiente delle soluzioni odierne, potrebbe cambiare drasticamente il mondo del raffreddamento ad aria dei PC e non solo. Ve ne avevamo già parlato lo scorso luglio (Raffreddamento Sandia Cooler, rivoluzione ad aria), ma i Sandia National Laboratories hanno appena annunciato che due aziende (un produttore di dissipatori per computer e uno di luci LED) hanno sottoscritto un accordo per ottenere la licenza d'uso di questa interessantissima tecnologia.



In questo dissipatore è lo stesso heatsink a rappresentare la ventola. Si tratta infatti di una soluzione metallica che gira (grazie a un motore brushless) su un cuscinetto d'aria idrodinamico. Il blocco è posto sopra una base fissa con heatpipe, a un'altezza di 0,03 millimetri. Le "pale rotanti" del Sandia Cooler possono avere una forma geometrica che separa l'aria in ingresso (nel mezzo), facendola ricongiungere al flusso d'aria all'uscita (sui bordi).



Per quanto concerne l'immunità alla polvere, sono due gli aspetti che lo consentono: il primo è che il dissipatore gira costantemente a oltre 200 RPM, e perciò è impossibile per la polvere depositarsi sulle pale. Il secondo è che la forza centrifuga spinge fuori la polvere attraverso il piccolo gap d'aria presente tra il dissipatore e l'heat spreader.



Questa forza centrifugale permette inoltre di migliorare l'efficienza, perché minimizza lo strato di aria stagnante che rimane attorno alle alette di 10 volte rispetto al normale.
"Se la tecnologia manterrà la stessa efficienza con differenti dimensioni potrebbe ridurre potenzialmente il consumo elettrico generale statunitense di oltre il 7 percento", aveva dichiarato in passato Jeff Koplow dei Sandia National Laboratories, pensando ovviamente a un'applicazione non solo nei computer tradizionali, ma anche nei datacenter e altri dispositivi che necessitano di dissipatori.


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Non vediamo l'ora di scoprire quale azienda si è accaparrata la licenza per realizzare una soluzione commerciale! Forse lo scopriremo tra qualche mese, o forse tra qualche anno, ma quel che sembra certo è che ci toccherà convivere ancora a lungo con dissipatori enormi e rumorosi, ma ora abbiamo una speranza: le cose stanno per cambiare.

Fonte: http://www.tomshw.it

Forse qualcuno si ricorderà che ne avevamo parlato già mesi e mesi (se non anni fa). Allora qualcuno riesce a portare a termine qualcosa di utile!