venerdì 23 novembre 2007

Mercury,la più grande leggenda rock

Al secondo posto il mito Elvis Presley

Qual è la più grande leggenda del rock? I lettori della rivista musicale britannica Q magazine interpellati a stilare una classifica non hanno avuto dubbi. Ha vinto su tutti Freddie Mercury, seguono a ruota Elvis Presley e al terzo posto c'è Jimi Hendrix. Poi Ozzy Osbourne (quarto), Jon Bon Jovi (quinto), al sesto troviamo Slash dei Guns 'n' Roses. E ancora Meatloaf al settimo, Eric Clapton all'ottavo, Mick Jagger al nono e David Bowie al decimo.

Il sondaggio, realizzato in concomitanza con il lancio di un nuovo videogioco, Guitar Hero III: Legends of Rock, incorona anche Ozzy Osbourne come il protagonista del più memorabile episodio della storia del rock - ovvero quando il leader dei Black Sabbath staccò a morsi la testa di un pipistrello - e Slash dei Guns 'n' Roses per il miglior solo di chitarra in "Sweet Child of Mine".

FREDDIE MERCURY, TRA ECCESSI E TALENTO, UNA VITA PER LA MUSICA
Freddie Mercury (vero nome Farrokh Bulsara), nasce il 5 settembre 1946 a Stone Town nell'isola di Zanzibar, attualmente di proprietà della Tanzania. Britannico e di origine asiatica, Freddie studia a Panchagani (Bombay), presso la Saint Peter's Boarding School, per poi trasferirsi in Inghilterra. Qui si iscrive poi all'Istituto d'Arte Ealing, laureandosi in arte e design. In questo periodo si cimenta seriamente nella musica stringendo amicizia con Tim Staffel, bassista e cantante degli Smile, con Roger Taylor alla batteria e Brian May alla chitarra. Conosce anche Cris Smith con il quale incomincia a scrivere canzoni. Termina gli studi nel giugno del '69. Con Roger Taylor e Brian May decide di rimpiazzare Staffel e cambiare il nome del gruppo da Smile a quello ben più noto di Queen. Contemporaneamente Farrokh Bulsara decide di cambiar nome con Freddie Mercury in onore di Mercurio, il messaggero degli Dei. L'esigenza di un bassista porterà poi nel 1971 John Deacon a completare la formazione.

Sul palco, come nella vita dopotutto, Mercury si dimostra uno straordinario interprete pieno di drammatiche gestualità, un vero animale da palcoscenico. Tra i brani più famosi del gruppo che hanno fatto la storia della musica mondiale "We Are the Champions", "Bohemian Rhapsody", "Somebody to Love" (scritti da Mercury), "Radio Ga Ga" di Roger Taylor e "We Will Rock You" di Brian May. Freddie decide anche di intraprendere anche la carriera solista, senza abbandonare il gruppo. Così nel 1985 esce "Mr.Bad Guy", nel disco brani di successo come "Made in heaven". Nel 1987 esce "Barcelona", duetto con la soprano Montserrat Caballé. Il cantante, poi, si è dimostrato sempre molto coraggioso nel vivere al sua identità, dichiarando più volte senza imbarazzi la sua omosessualità. Si ammalerà di Aids (contratta forse nel 1986) che lo porterà ad una scomparsa prematura il 24 novembre 1991 per polmonite.

Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it

Come lui nessuno mai.