lunedì 5 novembre 2007

Una per una, le anomalie magnetiche. Il pianeta Terra ha una mappa in più

Permetterà anche di misurare con precisione lo spessore degli strati che compongono la crosta terrestre, fino a una profondità di 400 km.

Un'immagine satellitare della mappa

WASHINGTON - E' la prima mappa terrestre che rende visibili le particolarità - o meglio le anomalie - magnetiche del pianeta. Una miriade di nuove informazioni che per anni sono state raccolte e secretate dagli archivi dei centri di monitoraggio di tutto il mondo e che adesso, per la prima volta, diventano disponibili al pubblico.

La realizzazione della mappa è stata possibile grazie al lavoro di un team di ricerca internazionale - lo IAGA (International Association of Geomagnetism and Aeronomy) - e al monitoraggio di un satellite costruito da russi e tedeschi, che è stato in orbita per cinque anni, a partire dal 2001. I dati sono stati raccolti attraverso il National Geophysical Data Center.

La mappa potrà essere usata per molteplici scopi. Oltre allo studio dei magnetismi, permetterà di misurare con precisione lo spessore dei vari strati che compongono la Terra, fino a una profondità di 400 km. Una possibilità mai conosciuta dalla scienza prima d'ora. Si potranno ad esempio individuare le aree con maggiore quantità di minerali e capire il tipo di risorse che si cela sotto ogni territorio terrestre. La mappa permetterà anche di analizzare le falde acquifere del sottosuolo e le aree anomale che ancora attendono una spiegazione, con risvolti positivi per il futuro delle aree sismiche o a rischio di maremoti.

Le anomalie magnetiche sono provocate da disfunzioni delle rocce lungo la costa terrestre. Ci sono voluti anni di negoziazione per far sì che governi e istituzioni rendessero pubblici questi dati: gli scienziati adesso sperano nell'utilizzo della mappa per conoscere più a fondo la composizione geologica e l'evoluzione futura del nostro pianeta.

La mappa, tecnicamente World Digital Magnetic Anomaly Pap (WDMAM), è stata messa a disposizione dalla Commissione per la mappatura geologica della Terra. Il coordinatore degli studi geologici, dottor Derek Fairhead, spiega che "Il progetto è il risultato di decenni di lavoro della IAGA. Siamo molto fieri del risultato".

Ma come si leggono i suoi colori? Il rosso e i toni caldi in generale indicano alte anomalie. I colori freddi invece problematiche di lieve entità. Il team di ricerca sta già lavorando alla seconda edizione della mappa: finora sono stati utilizzati i dati del National Geophysical Data Center, ma ci sono altre fonti cui attingere. Che permetteranno di rendere lo studio ancora più approfondito, particolareggiato e, quindi, utile.

Ma non solo: secondo alcuni esperti, le anomalie magnetiche hanno un certo effetto sulla salute dell'uomo. Oltre il settanta per cento delle patologie - spiegano - sono aggravate o determinate da perturbazioni del magnetismo terrestre, insieme ad altri fattori ambientali. Tali anomalie determinano le cosiddette zone di stress tellurico, causando quelle che sono definite "geopatie". Le quali comprenderebbero una lunga serie di disfunzioni, dalla semplice emicrania alla stanchezza cronica, da alterazioni della funzionalità degli organi colpiti e del sistema immunitario a vere e proprie patologie croniche e degenerative.

Fonte: http://www.repubblica.it

Ma perchè non mettono direttamente i link nell'articolo, che poi tocca andarlo a cercare a me... Uff... Le mappe potete scaricarle qui e sono visualizzabili con NASA World Wind 1.4, un software gratuito che la faceva da padrone prima dell'arrivo di Google Earth.